“Il femminicidio è solo la punta di un iceberg. Prima di arrivarci c’è un mare di violenza quotidiana nei rapporti tra uomini e donne. Ma voi forse ce la potete fare ad uscire da una cultura patriarcale e di dominio”. Con queste parole la conduttrice e autrice televisiva Serena Dandini si è rivolta agli studenti di alcune scuole superiori di Perugia raccolti nella Sala consiliare della Provincia, alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Organizzato dalla Consigliera di parità della Provincia, Gemma Paola Bracco, in collaborazione con l’associazione “Niente di Standard” e con il patrocinio della Provincia di Perugia, l’evento ha visto dunque protagonista un personaggio che con il suo testo di successo (prima teatrale e poi editoriale) “Storie di donne ferite a morte” ha dato modo di esaminare il fenomeno con un linguaggio diretto e efficace. “Ho scritto monologhi – ha spiegato Dandini – per raggiungere il cuore, lo stomaco e il cervello delle persone”. Nonostante leggi e sforzi da parte delle istituzioni infatti i numeri sulla violenza di genere sono impressionanti, e solo lavorando alla radice del problema, ovvero su un piano culturale, a suo giudizio si può sperare di invertire la rotta. Da qui la necessità di un coinvolgimento delle scuole e delle stesse famiglie. “Introdurrei – è stata quindi la sua proposta – un’ora di educazione sentimentale nelle scuole”, per colmare quei vuoti che poi in maniera inadeguata e inappropriata vengono colmati dalla risposte che giungono dalla rete.
“Speriamo che combattuta insieme la battaglia sia più lieve”, è stato il pensiero espresso in apertura di giornata da Gemma Paola Bracco, mentre la Consigliera provinciale Erika Borghesi ha ricordato come la Provincia da tempo stia lavorando con e per le scuole al fine di “creare una cultura del rispetto”. L’incontro è stata coordinato dalla giornalista Donatella Miliani ed ha visto intervenire anche l’attrice Anna Testa con la lettura di alcuni brani tratti dal libro di Serena Dandini e dalla pièce teatrale di Maddalena Santeroni.
La giornata si era aperta con l’installazione ai Giardini del Pincetto della panchina rossa. Un simbolo importante per riflettere e contrastare la violenza sulle donne. Un punto di partenza per iniziare un percorso insieme ai Comuni, che hanno scelto di posizionare a loro volta la panchina, per poi proseguire con un programma che vedrà protagonista il mondo della scuola. All’inaugurazione, insieme ai ragazzi del Liceo classico di Perugia, hanno preso parte l’assessore del Comune di Perugia Edi Cicchi, la consigliera provinciale di parità Gemma Paola Bracco, la consigliera della Provincia di Perugia Erika Borghesi e il segretario regionale della Cisl Vanda Scarpelli.
A sottolineare l’importanza di coinvolgere in queste iniziative le scuole per crescere nel rispetto di tutte le persone e delle donne è stata l’assessora Cicchi; sulla stessa linea la Consigliera di parità Bracco che ha messo l’accento sulla gravità del fenomeno ormai troppo presente e ricorrente nella nostra società. Per la Scarpelli, da tempo impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne, è indispensabile essere uniti per contrastare il fenomeno e avere un simbolo all’interno della città che lancia un messaggio forte sicuramente aiuta. In conclusione, Borghesi ha evidenziato l’importanza di lavorare in rete tra istituzioni, sindacati e associazioni per portare un cambiamento culturale fondamentale e fare in modo che la panchina sia il luogo degli incontri sani.